Metà dei brasiliani incolpa Bolsonaro per gli atti di teppismo

Il 55% dei brasiliani attribuisce al presidente sconfitto Jair Bolsonaro la responsabilità degli atti di vandalismo avvenuti domenica nella capitale, secondo un sondaggio dell’Istituto Datafolha pubblicato oggi.

Il sondaggio indica anche che il 93% degli intervistati ha condannato l’assalto ai tre rami del governo da parte dei seguaci radicali dell’ex ufficiale militare l’8 gennaio e solo il 10% ha appoggiato le azioni antidemocratiche.

Gruppi di estremisti bolsonaristi (seguaci dell’ex capitano dell’esercito) hanno violentemente fatto irruzione e messo a soqquadro la sede del Congresso Nazionale, il Tribunale Supremo Federale e il Palazzo del Planalto, bastione del potere esecutivo.

I terroristi hanno rotto finestre e mobili, danneggiato opere d’arte e oggetti storici, distrutto documenti e rubato armi.

Solo il 3%, percentuale che sale al 10% tra i sostenitori di Bolsonaro, è d’accordo con l’assalto a queste istituzioni e con un intervento militare per rimuovere dal potere il presidente Luiz Inácio Lula da Silva.

Allo stesso modo, il 77% degli intervistati ritiene che le persone coinvolte nel colpo di Stato saranno consegnate alla giustizia e il 42% si aspetta una condanna severa per gli aggressori, mentre il 35% ne prevede una lieve.

Il sondaggio è stato condotto tra il 10 e l’11 gennaio su 1.214 intervistati in tutto il Paese tramite telefono cellulare, con un margine di errore di più o meno tre punti percentuali.

A causa dei fatti, senza precedenti nella storia brasiliana, Lula ha decretato l’intervento federale nella Pubblica Sicurezza del Distretto Federale.

Approvata in Parlamento da entrambe le camere (Deputati e Senato), la questione è ora in fase di promulgazione. In pratica, con le convalide, il Congresso ratifica il provvedimento fino al 31 gennaio, come proposto dal presidente.

La disposizione è prevista dall’articolo 34 della Costituzione federale per “porre fine alla grave compromissione dell’ordine pubblico” e “garantire il libero esercizio di qualsiasi potere nelle unità della federazione”.

Il governo ha inoltre deciso di rafforzare la sicurezza a livello nazionale dopo che gli estremisti di destra hanno indetto nuove manifestazioni.

Il ministro della Casa Civile, Rui Costa, ha dichiarato che il rafforzamento è stato determinato dal gabinetto di crisi istituito dall’amministrazione Lula per supervisionare e anticipare possibili atti criminali contro la democrazia.

A questo proposito, il capo della sicurezza di Brasilia, Ricardo Cappelli, ha escluso che la capitale possa subire nuovamente atti di vandalismo e violenza.

Fonte: Prensa Latina

Traduzione: La Poderosa

 

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