Il Codice della Famiglia garantisce una migliore protezione dei minorenni a Cuba

La bozza del nuovo Codice della Famiglia cubano garantisce la capacità progressiva dei minorenni, il loro diritto ad essere ascoltati e il dovere di tener conto delle loro opinioni, hanno assicurato gli esperti.

La dottoressa in Scienze Giuridiche e professoressa di Diritto Civile all’Università di Matanzas, Yairis Arencibia, ha evidenziato che la norma, sottoposta a consultazione popolare nell’isola caraibica fino al prossimo aprile, garantisce ai bambini uno status giuridico in corrispondenza dei postulati della Convenzione Internazionale sui Diritti del Fanciullo.

Una delle prerogative più importanti stabilite dall’organismo giuridico risiede nell’esercizio responsabile dei propri diritti sessuali e riproduttivi.

A questo proposito, la specialista ha insistito sul fatto che si tratta di un argomento ampiamente studiato in ambito nazionale e internazionale, poiché nella società c’è una tendenza da parte di genitori e tutori a sopprimere la volontà dei minorenni adducendo l’argomento della mancanza di maturità o della presunta ignoranza su questi problemi.

In un articolo pubblicato da Cubadebate, Arencibia ha evidenziato l’importanza che i bambini e gli adolescenti abbiano accesso all’informazione scientifica ed all’educazione su aspetti legati alla loro sessualità o riproduzione, che ha trovato eco anche nella giurisprudenza internazionale.

In questo modo il minorenne può comprendere meglio le espressioni della sua sessualità, affrontare i cambiamenti che avvengono nel suo corpo e nella sua psiche – fondamentalmente durante l’adolescenza – ed esprimere le sue opinioni su come vuole proiettarsi in questa sfera della sua vita, avverte l’articolo.

Inoltre, spiega che per chiarire tra i diversi interessi quale è più in linea con l’interesse principale del minorenne, si deve optare per la decisione che consente la verifica di quanti più diritti possibili.

“I loro migliori interessi saranno quindi tutelati quando le azioni cercheranno il loro sviluppo integrale, offriranno loro una vita dignitosa, nonché le condizioni materiali e affettive di cui hanno bisogno in base alla loro età”, ha chiarito.

L’anche vice decana di Ricerca e degli Studi post-laurea della Facoltà di Scienze Sociali e Umanistiche della casa degli studi superiori, ha elogiato l’intenzione dei redattori del nuovo testo normativo di tenere conto dei diritti del bambino all’informazione, alla crescita in un ambiente libero dalla violenza, all’identità ed alla comunicazione familiare.

Il testo fa riferimento che la responsabilità essenziale per i minorenni corrisponde in primo luogo alla famiglia, e per questo è necessaria l’esistenza di ambienti sicuri, e che altrettanto rilevanti sono i ruoli istituzionali.

Il cambio di paradigma sta nel trasformare il modo di apprezzare, rappresentare e riconoscere i bisogni dei bambini, in cui non solo i genitori hanno responsabilità, ma anche il resto della famiglia, della società e dello stato, ha concluso Arencibia.

Redazione Nazionale di Prensa Latina

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