Cuba. Le basi militari straniere sono strumenti di guerra

Il 7° seminario internazionale, per la pace e l’abolizione delle basi militari straniere, ha avuto luogo luogo a Guantánamo il 4 e 5 maggio.

Una delle tante cause della resistenza di Cuba alle pretese espansionistiche dell’imperialismo è stata l’abolizione delle basi militari straniere.

Una delle ragioni si trova nel suo stesso “cortile”: dall’inizio del XX secolo, gli Stati Uniti ne hanno imposto una nella baia di Guantánamo, contro la volontà dei cubani.

La base navale degli Stati Uniti a Guantanamo è la più vecchia base statunitense al di fuori del proprio territorio“, ha detto al Granma Mario Antonio Padilla Torres, dottore in scienze del Centro di Ricerca di Politica Internazionale.

Nel dicembre 1903, quel governo ha demarcato 45 miglia quadrate per stabilire la base, che è stata legalizzata nel 1934“, ha ricordato, e ha sostenuto come sia servita a sostenere la coercizione di altri paesi.

La prigione USA di Guantánamo, un centro di torture

Per esempio, ha detto, “la base ha una pista d’atterraggio, con una potente antenna di trasmissione per assistere i piloti del Comando Sud nei loro voli quotidiani sulle nazioni centroamericane“, e ha aggiunto come nella famigerata prigione per “terroristi”, situata lì, i diritti umani vengono violati quotidianamente.

Nel mondo, ha spiegato Padilla Torres, “ci sono più di mille basi militari distribuite in un centinaio di paesi e territori, e i soli Stati Uniti ne hanno 750 riconosciute dalla Casa Bianca, il 10% delle quali in America Latina.

Da queste strutture, ha sostenuto lo specialista, vengono lanciate operazioni militari contro altri paesi; sono usate come centri di coordinamento per missioni di intelligence, e alcune servono come terreno di prova per nuove armi.

“Sono tutte parte integrante degli elementi essenziali di una campagna di guerra e, come tali, minano la pace e la sicurezza internazionale; servono a moltiplicare gli armamenti, aumentare la violenza e minare la stabilità internazionale. Causano anche problemi sociali e ambientali.

Da alcuni anni, le basi militari straniere sono utilizzate anche per il trasporto extragiudiziale, la detenzione e la tortura di persone. Guantánamo è l’esempio più noto, ma ci sono altri centri per gli stessi scopi“, ha aggiunto Padilla Torres.

Sono la spina dorsale dell’industria bellica degli Stati Uniti, della NATO e dell’UE, e vengono utilizzati per rovesciare direttamente i governi sul campo di battaglia, o per fornire l’ovvio strumento di pressione da applicare al tavolo dei negoziati.

Fonte: Granma

Traduzione: cuba-si.ch/it

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